Il 31 gennaio scorso è entrata in vigore la Legge n. 3/2019 “Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici” che introduce importanti novità anche in materia di responsabilità amministrativa degli enti
Tre sono i temi interessati dalla riforma
- lotta alla corruzione della Pa
- riforma della prescrizione
- trasparenza di partiti e movimenti politici
In questa sede affronteremo il primo tema.
La Legge Oltre a inasprire le sanzioni penali e incide molto sulle pene accessorie, infatti:
- l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione e l’interdizione dai pubblici uffici perpetue in caso di condanna superiore a 2 anni di reclusione (c.d. “Daspo per i corrotti”);
- la riabilitazione non produce effetti sulle pene accessorie perpetue: decorsi almeno 7 anni dalla riabilitazione, è prevista l’estinzione della pena accessoria perpetua quando il condannato abbia dato “prove effettive e costanti di buona condotta”;
- l’incapacità di contrattare con la Pa è introdotta anche come misura interdittiva, che si applica all’imputato prima della condanna.
Le pene per i reati ex art. 18 c.p. (la fascia edittale passa da 1-6 anni a 3-8 anni) ed ex art. 646 c.p. (dalla reclusione fino a 3 anni e multa fino a euro 1032 si passa alla reclusione da 2 a 5 anni e alla multa da 1.000 a 3.000 euro) aumentano
Il millantato credito è abrogato come fattispecie autonoma di reato, e la relativa condotta è ora inserita all’interno del delitto di traffico di influenze illecite(art. 346-bis) che entra altresì, a far parte del catalogo dei reati presupposto “231”.
E’ prevista una causa di non punibilità. Chi , spontaneamente ,collabora con la giustizia, prima di aver notizia delle indagini a proprio carico e comunque entro 4 mesi dalla commissione del reato.
I reati ex art. 2635 c.c. e ex art 2635 bis diventano perseguibili d’ufficio
Le indagini penali si arricchiscono :
- disciplina delle operazioni di polizia sotto copertura al contrasto di alcuni reati contro la Pa (c.d. agente sotto copertura);
- l’utilizzo delle intercettazioni, anche mediante dispositivi elettronici portatili (cd. Trojan).
Sono infine previste modifiche all’ordinamento penitenziario
I condannati per alcuni reati contro la Pa non potranno accedere ai benefici carcerarie alle misure alternative alla detenzione.